Tu sei qui: Salute e BenessereA fine settembre 80% degli italiani sarà vaccinato, Figliuolo: «Ora organizziamoci per la terza dose»
Inserito da (Maria Abate), martedì 8 giugno 2021 11:21:01
A fine settembre sarà vaccinato l'80% degli italiani: vale a dire 54,3 milioni di persone, compresa la fascia tra 12 e 15 anni.
Al momento sono stati superati i 13 milioni di vaccinati, quasi un italiano su 4 (il 24,01%). L'arrivo di oltre 22milioni di dosi a giugno e la soglia delle somministrazioni stabile sopra le 500mila al giorno fa ben sperare il Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo.
In audizione alla Camera in Commissione Bilancio, il generale ha sottolineato che per raggiungere l'obiettivo di fine settembre è necessario proseguire sulla strada intrapresa: collaborazione con le Regioni, procedure "flessibili" per le prenotazioni ad agosto, mantenimento di un target di almeno 500mila dosi al giorno, priorità alle somministrazioni agli over 60 e ai fragili.
Ma è arrivato il momento di cominciare a pensare al superamento della gestione emergenziale della pandemia: in autunno - ha detto Figliuolo - bisognerà passare dai grandi hub ad un maggiore coinvolgimento di medici di base, pediatri e farmacie, anche in vista della possibilità di dover procedere ad una terza dose per far fronte alle varianti del Covid.
«La poderosa e complessa macchina della struttura commissariale che sta gestendo la vaccinazione di massa è stata ed è uno strumento efficace e straordinario. Ma questa macchina nei prossimi mesi deve condurre gradualmente a una gestione ordinaria delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti», ha spiegato.
Tutti gli interventi, le scelte e le decisioni prese dal Commissario nel periodo dovranno tornare in mano alle strutture dello Stato che hanno competenza in materia, mediante un progressivo assorbimento della struttura commissariale nella Protezione Civile, che si occuperà di approvvigionamenti, logistica e distribuzione dei dispositivi e dei vaccini, e restituzione ai territori della gestione di tutti gli aspetti sanitari.
Sarà comunque il governo a decidere entro il 31 luglio, quando dovrà stabilire se varare un nuovo stato d'emergenza e per quanto, attraverso un passaggio parlamentare.
Al momento, la convinzione della maggior parte degli scienziati è che l'immunità abbia una durata di circa un anno e, quindi, è necessario «organizzarci per i richiami», ha puntualizzato il generale, che proprio ieri ha avuto una riunione con ministero della Salute e Protezione Civile su come organizzare e gestire questa nuova fase, anche alla luce delle varianti che continuano a mutare il virus.
Fondamentale su questo aspetto sarà il ruolo dell'Istituto Superiore di Sanità, che a breve avvierà un progetto di tracciamento e sequenziamento che abbia un valore scientifico tale da continuare a studiare come circola il virus e come si evolve.
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