Tu sei qui: Salute e BenessereCalo dei contagi, Ricciardi: «Misure stanno funzionando ma dobbiamo perseverare. Picco tra 26 e 27 novembre»
Inserito da (Maria Abate), lunedì 23 novembre 2020 18:27:59
Sono 22.930 i nuovi casi di coronavirus individuati in Italia nelle ultime 24ore, circa 5.400 meno di ieri, che portano il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza a 1.431.795.
Per la prima volta dall'inizio della seconda ondata, calano gli attualmente positivi: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 796.849, 9.098 in meno rispetto a domenica quando erano 805.947.
Nella sola Campania, invece, i positivi accertati oggi sono 2.158, su 15.739 tamponi. Più di mille in meno rispetto a ieri, quando però sono stati fatti 10mila tamponi in più.
Tornano a calare i ricoveri in terapia intensiva: secondo il bollettino del ministero della Salute sono 9 i nuovi ingressi nelle ultime 24 ore mentre ieri erano 43, per un totale arrivato a 3.810. Sale invece l'incremento dei pazienti ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali: ad oggi ci sono 34.697 persone, con un incremento rispetto di 418, quasi il doppio di domenica (+216).
La curva dell'epidemia di Covid-19 in Italia è ormai molto vicina al picco, previsto fra il 26 e il 27 novembre con circa 830.000 casi positivi che potrebbero dimezzarsi per Natale, anche se il numero resterà comunque molto alto e richiederà la massima attenzione.
«In questo momento la pressione in tutta Italia sugli ospedali è terribile: solo in un mese si sono contagiati in 27.000 contagiati tra medici e infermieri, 900 al giorno, se continua questa pressione non solo rende impossibile curare i pazienti ma sguarnisce la prima linea». Quindi «è assolutamente necessario limitare al massimo la mobilità e fare solo le cose che veramente servono, tutto il resto per il prossimo mese deve essere assolutamente limitato».Lo ha detto Walter Ricciardi, professore di Igiene dell'Università Cattolica e consulente del ministero della Salute, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3.
«Le misure stanno funzionando perché sono in funzione delle diverse situazioni epidemiologiche ma dobbiamo perseverare», ha detto poi Ricciardi, sottolineando che «solo quando ci sarà una vera e propria diminuzione dei casi, potremo parlare di riaperture o ritorno a una situazione di maggiore normalità».
«Quello che è veramente preoccupante - ha precisato - è un aumento importante dei ricoveri in pronto soccorso e in terapia subintensiva, e i morti: quelli sono i dati principali che dobbiamo guardare e che ancora mostrano che dobbiamo almeno per un mese essere tranquilli, razionali e lucidi e sapere che dobbiamo affrontare tutto questo».
Quello sui cui dobbiamo investire ora - ha chiosato - è «un testing e tracciamento aggressivissimo per limitare i focolai e un lockdown quando perdiamo il controllo».
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