Tu sei qui: Salute e Benessere«Curva epidemiologica troppo alta», Speranza annuncia restrizioni. Conte è per misure diverse tra zone rosse e resto del Paese
Inserito da (Maria Abate), lunedì 2 novembre 2020 09:36:29
In Italia, gli attualmente positivi sono 378.129 (+26.743 in 24 ore), i guariti e dimessi 292.380 (+2.954). Le persone in isolamento domiciliare sono 357.288 (+25.711). I pazienti in terapia intensiva sono aumentati di 96 unità in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, portando il totale delle persone in rianimazione a 1.939. I nuovi ricoverati in reparti ordinari sono 936, per un numero complessivo di 18.902. E c'è un nuovo record per il rapporto positivi-tamponi: nelle ultime 24 ore la percentuale è arrivata al 16,3%. Il precedente record si era registrato sabato al 14,7%.
«La curva epidemiologica è ancora molto alta. Mi preoccupa il dato assoluto, che mostra una curva terrificante. O la pieghiamo, o andiamo in difficoltà». Così il ministro della Salute Roberto Speranza al Corriere della Sera. «Abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore», evidenzia Speranza, secondo il quale c'è ancora troppa gente in giro.
Per via della situazione epidemiologica tra oggi e domani è atteso un nuovo Dpcm. Coprifuoco in tutta Italia dalle 21. Sarebbe l'ipotesi di compromesso tra la richiesta di una chiusura nazionale dalle 18 fatta da alcune Regioni. Conte sarebbe d'accordo con le Regioni sulla richiesta di misure più restrittive ma, in base a quanto si apprende da fonti della maggioranza, a differenza di quanto vogliono i governatori, sarebbe orientato a diversificare le misure tra zone rosse e resto del Paese, più che a varare provvedimenti di carattere nazionale.
L'indicazione del governo, dunque, è quella di restrizioni limitate alle aree in cui l'indice di contagio è più alto, dove si pensa a bar e ristoranti chiusi anche a pranzo, Dad anche in seconda media e obbligo di mascherina per le lezioni in presenza di elementari e prima media. Un orientamento condiviso anche dai sindaci (ANCI). «Le chiusure siano pianificate in maniera chiara sulla base del rischio, così come era previsto nel documento del Comitato tecnico scientifico condiviso da Governo e Regioni. In questo modo - avrebbe spiegato il presidente dell'Anci Antonio Decaro - i cittadini sono coinvolti in un percorso trasparente e rispettano le restrizioni: indice Rt sale, scattano le limitazioni, indice Rt scende, si allentano».
Chiuderanno anche i musei, dopo cinema e teatri. Fra le restrizioni sul tavolo del Consiglio dei Ministri c'è l'interruzione della mobilità interregionale, fatto salvo ragioni di lavoro, ma anche la chiusura dei centri commerciali nei weekend. Una delle ipotesi prospettata dalle Regioni è quella di limitare gli spostamenti degli over 70 per cercare di ridurre la diffusione del coronavirus: in particolare lo avrebbero chiesto Lombardia, Piemonte e Liguria.
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