Tu sei qui: Salute e BenessereDa giovedì vaccinazioni senza fasce d'età, anche dall’Aifa ok all'utilizzo di Pfizer tra i 12 ed i 15 anni
Inserito da (Maria Abate), martedì 1 giugno 2021 09:18:05
«Dal 3 giugno partirà una lettera con cui si darà la possibilità a tutte le Regioni e province autonome di aprire le vaccinazioni a tutte le classi di età seguendo il piano, utilizzando tutti i punti vaccinali, anche aziendali». Lo ha annunciato il commissario straordinario all'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, che però ha ribadito la necessità di «continuare con gli over 60 così come con i fragili, per ultimarli nei limiti delle possibilità».
Nel frattempo, dopo l'ok dell'Ema, anche l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato l'utilizzo di Pfizer tra i 12 ed i 15 anni. «I dati disponibili dimostrano l'efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età», rassicura Aifa. «Gli Stati membri possono ora decidere di estendere la loro campagna ai più giovani», ha dichiarato la commissaria Ue alla Salute, Stella Kiyriakides.
«Visto che in media ognuno ha in carico circa 200 ragazzi e ragazze tra i 12 e 16 anni e che con ogni fiala si possono fare 6 dosi, e calcolando l'uso di una fiala al giorno, quindi 30 somministrazioni a settimana - ha commentato Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) -, possiamo arrivare a 120 adolescenti vaccinati (per ogni pediatra, ndr) con la prima dose in un mese, e quindi completare tutta la platea 12-16 anni in un mese e mezzo o due. L'obiettivo di una ripartenza in sicurezza delle scuole è realistico».
Da giovedì le Regioni saranno autorizzate a programmare l'inoculazione senza restrizioni anagrafiche. Nonostante le differenze tra territori, stima l'ANSA, la campagna procede a una media negli ultimi giorni stabilmente sopra le 500 mila dosi al giorno. A giugno arriveranno in media 700 mila dosi al giorno e il ritmo dovrà aumentare. Finora hanno avuto almeno una dose oltre 23,2 milioni di persone, il 39% della popolazione, tra cui oltre l'85,3% degli over 70. Si va verso i 35 milioni di dosi somministrate e i 12 milioni di immunizzati completi (oltre 20,15% degli italiani, dei quali l'1% con il monodose Johnson&Johnson). Unico dato negativo, si fanno pochi tamponi: il virus gira molto meno, ma tracciare bene i casi e sequenziare resta importante.
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