Tu sei qui: Salute e Benessere«Il virus al Sud ha perso la sua aggressività», l’intervista di Repubblica al medico salernitano Bacco
Inserito da (Maria Abate), martedì 19 maggio 2020 12:02:45
«Questo virus non solo muta, ma grazie a queste evoluzioni sta acquisendo capacità di diffondersi in modalità diverse. Il virus che circola in questo momento al sud, e credo tra un po' al nord, ha una capacità aggressiva minore».
Lo ha detto in un'intervista a Repubblica il medico legale salernitano Pasquale Mario Bacco, che, con 13 colleghi, per la società italo-americana Meleam, ha firmato una indagine lodata dal professor Giulio Tarro (clicca qui per leggere).
«Oggi - spiega - il covid-19 è meno aggressivo per il caldo estivo ed è meno pericoloso lì dove scarseggiano polveri sottili. Ma in autunno dovremo spendere tutta l'esperienza dolorosamente maturata in Italia: sulle terapie in ospedale, e sulla profilassi in casa».
«Stiamo collaborando con la Federico II di Napoli e con l'Ateneo di Milano. Già da ore vediamo delle mutazioni genomiche che rappresentano probabilmente tentativi del virus di modificarsi per sopravvivere. È un percorso interessante, ma sarebbe prematuro parlarne», afferma.
Dalle autopsie, rivela, sono venuti fuori «due elementi costanti: lesioni importanti dei tessuti, per processi infiammatori non omogenei; e la formazione di trombi, più o meno gravi. Ed è quest'ultimo fenomeno che, spesso, determina la morte. Chiariamo: non sono lesioni causate direttamente dal virus, ma reazioni immunitarie sproporzionate dell'organismo di fronte al virus».
Al dottor Corcione, guarito al Cotugno, che aveva esclamato: «Per me è un canaglia-virus, una piovra che attacca il paziente in ogni modo», Bacco risponde: «Questo virus non è il più aggressivo mai visto: è il più fulmineo nel contagio. Convivendo con il Sars-Cov2 in laboratorio, abbiamo constatato che paradossalmente è debole: molto, se lo si confronta con quello che della sua famiglia, il Sars-Cov. Purtroppo, come sempre, ha pesato il fatto che non si conoscesse il nemico. La mortalità reale dell'infezione Covid 19 è molto meno alta. Se potessimo affrontare oggi i pazienti, con le informazioni di ora, eviteremmo la metà dei decessi».
Infatti, «inizialmente si valutavano dannosi gli antinfiammatori, che poi invece si sono rivelati fondamentali e non useremmo in maniera indiscriminata la ventilazione profonda che è stata, a volte, dannosa. Soprattutto, sappiamo che bisogna ospedalizzare prima che si verifichi la fame d'aria», ha spiegato.
Per quanto riguarda la minore aggressività del virus al Sud Italia, ha chiarito: «Tutta la "famiglia" dei coronavirus è molto influenzata dal clima e dall'umidità. Noi, in laboratorio, alzando di soli due gradi la temperatura della coltura abbiamo verificato la morte del 52% dei ceppi e la loro conseguente minore "mobilità". Il Sars-Cov2 che si è espresso nel nord Italia è completamente diverso dalla "forma" che ha agito nel sud Italia. La sua patogenicità crolla rispetto alle temperature invece ad esso ideali. Il risultato dell'infezione è sempre la somma di due elementi: la forza del virus e lo stato del soggetto ospitante. In Paesi caldi come il Brasile, dove tuttora assistiamo a un record di contagi, giocano un ruolo le condizioni igieniche non eccelse e la malnutrizione».
Quanto alle previsioni per quest'estate, ha detto: «Il virus che circola in questo momento al sud e, credo tra un po' al nord, ha una capacità aggressiva minore. Ma la presenza di soggetti a rischio ci impone di essere accorti nei loro confronti. Con le distanze, con poche ma sicure tutele, fino a settembre dovremmo riprendere la nostra vita».
Mentre, in autunno, «le esperienze passate fanno propendere per il mantenimento pressapoco della stessa patogenicità. Ciò che sicuramente cambia è che noi siamo più attrezzati».
Un esempio è l'idrossiclorochina, che «sta dimostrando una efficacia significativa come profilassi, meno come terapia. Questo farmaco, in maniera indiretta, si lega agli stessi recettori del Sars-Cov2 sull'emoglobina, inibendo in maniera drastica l'azione del virus. Ad ottobre, potrebbe essere determinante per soggetti deboli. Ma, voglio essere chiaro, dovrà essere assunta sempre dopo un consulto medico».
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Occhi su Salerno!
Scegli il tuo contributo con
rank: 108717105
"L'importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari". È questo il titolo dell'health talk organizzato dalla costituenda Associazione Salute, Prevenzione & Sport in programma giovedì 14 novembre, dalle ore 14:30 alle ore 17:00, presso il Comune di Salerno. L'incontro è patrocinato dal Comune...
Torna anche quest'anno Frecciarosa, la campagna di prevenzione oncologica promossa da Fondazione IncontraDonna e Gruppo FS, giunta alla sua quattordicesima edizione. Durante il mese di ottobre, i viaggiatori a bordo dei treni Frecce, Regionali e Intercity potranno usufruire di consulenze mediche gratuite...
Sarno, 23 settembre 2024 - Venerdì mattina, alle ore 11.00, in Piazza IV Novembre a Sarno, sarà presentato ufficialmente il progetto "Sarno Città Cardioprotetta", un'iniziativa di grande rilevanza sanitaria e sociale fortemente voluta e finanziata dal Sindaco Francesco Squillante, il quale ha scelto...
Il San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno è nuovamente al centro delle cronache sanitarie per la perdita di un altro professionista. Dopo il progressivo svuotamento del reparto di Cardiochirurgia, con le dimissioni di noti medici tra cui il professor Severino Iesu e la sua storica equipe, anche...
Cresce la preoccupazione per la gestione del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale "Ruggi" di Salerno, dove il dottore Giuseppe Laurelli è attualmente in prova come direttore. I rappresentanti sindacali di Uil Fpl provinciale e Cisal provinciale, Mario Polichetti e Giuseppe Allegro, hanno...