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La vaccinazione apre ai giovani, ma più di 3 milioni di over 60 attendono ancora la propria dose. Il report Gimbe

Al 2 giugno, il 40,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (23,8 milioni) e il 20,7% ha completato il ciclo vaccinale (12,3 milioni). Ma, «mentre iniziano a salire le coperture nelle fasce d'età 50-59 e 40-49 anni, ci sono ancora oltre 3,3 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino»

Inserito da (Maria Abate), giovedì 3 giugno 2021 14:43:03

Al 2 giugno, il 40,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (23,8 milioni) e il 20,7% ha completato il ciclo vaccinale (12,3 milioni). Ma, «mentre iniziano a salire le coperture nelle fasce d'età 50-59 e 40-49 anni, ci sono ancora oltre 3,3 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino».

A sottolinearlo è il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 26 maggio-1 giugno, che precisa anche come «il mancato decollo delle consegne condiziona il numero di somministrazioni».

Nel frattempo, dopo l'ok dell'Ema, anche l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato l'utilizzo del vaccino anti-Covid Pfizer tra i 12 ed i 15 anni. Per questo, da oggi, tutti potranno prenotare il vaccino.

Rispetto alla copertura delle categorie prioritarie, spiega Gimbe, l'81,5% dei cittadini che hanno più di 60 anni ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino. In particolare, degli oltre 4,4 milioni di over 80, circa 3,7 milioni (83,4%) hanno completato il ciclo vaccinale e 386.700 (8,6%) hanno ricevuto solo la prima dose. Dei 5,9 milioni di 70-79enni, 2,1 milioni (35,4%) hanno completato il ciclo e 2.9 milioni (48,4%) hanno ricevuto solo la prima dose. Degli oltre 7,3 milioni di 60-69enni, 2,1 milioni (28,7%) hanno completato il ciclo e 3,3 milioni (44,7%) hanno ricevuto la prima dose.

«Il netto miglioramento del quadro pandemico - conclude Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - se, da un lato attesta il successo del rischio ragionato, dall'altro richiede che il prudente ottimismo sia accompagnato da una strategia condivisa tra Governo e Regioni per garantire l'irreversibilità delle riaperture», e ciò si può fare tramite il potenziamento del sequenziamento delle varianti e un nuovo sistema per assegnare i colori alle Regioni che incentivi il testing e il tracing.

Grazie alla vaccinazione delle categorie prioritarie i posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri sono scesi dai 29.337 del picco raggiunto il 6 aprile a 6.192, con un crollo del -78,9% in 2 mesi. Mentre quelli in terapia intensiva sono scesi da 3.743 a 989, pari a -73,6%.

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