Tu sei qui: Salute e BenesserePronto soccorso di Salerno in tv, Fials e Nursind prendono le distanze: «Strumentalizzazione mediatica»
Inserito da (PNo Editorial Board), lunedì 30 ottobre 2023 14:42:50
È diventato argomento di portata nazionale il servizio che il programma televisivo di La7, Piazza Pulita, ha mandato in onda giovedì sera, in merito alle condizioni in cui i pazienti aspetterebbero di essere condotti in reparto, abbandonati a sé stessi e, in qualche caso, legati al letto.
I sindacati Fials Salerno e Nursind Salerno hanno preso una posizione netta, prendendo le distanze da quella che definiscono una «strumentalizzazione mediatica» e dichiarando il proprio sostegno a tutti gli operatori sanitari, compresi medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici.
«Riconosciamo la situazione critica della sanità nazionale e il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, incluso quello del Ruggi. Il Pronto soccorso, però, è un'Unità operativa complessa, spesso vista come un avamposto dell'ospedale, e come tale, può esacerbare le carenze del Sistema sanitario nazionale. La nostra presa di posizione è finalizzata a proteggere l'immagine di coloro che quotidianamente, in condizioni spesso difficili, lavorano con dedizione all'interno dell'azienda ospedaliera "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona"», hanno spiegato i vertici del sindacato.
La Fials si è dichiarata pronta a contribuire a un processo costruttivo che acceleri i tavoli tecnici già avviati dalla direzione strategica dell'Azienda ospedaliera del Ruggi: «L'obiettivo è apportare miglioramenti significativi nei processi assistenziali e organizzativi, a vantaggio sia della salute dei cittadini che dei lavoratori stessi. In un momento in cui il sistema sanitario italiano affronta sfide senza precedenti, la nostra posizione è un richiamo a lavorare insieme per superare le difficoltà e garantire servizi sanitari di alta qualità per tutti i cittadini, proteggendo nel contempo il lavoro prezioso degli operatori sanitari».
Dal canto suo, il Nursind Salerno ha inviato una lettera aperta inviata a varie autorità, tra cui il ministro della Salute e il Governatore della Regione Campania, per affrontare questioni sollevate dalla trasmissione. Il segretario generale del Nursind Salerno, Biagio Tomasco, ha sottolineato la necessità di posizionarsi al fianco dei lavoratori del Pronto Soccorso, che affrontano quotidianamente difficoltà gestionali e infrastrutturali. Tuttavia, Tomasco ha anche evidenziato alcune questioni che ritiene siano state trascurate durante la trasmissione. «Critichiamo l'utilizzo di un collage di immagini, alcune delle quali datate, che non riflettono accuratamente la situazione durante tutto l'anno. Questa pratica è tentativo di delegittimare il personale del Pronto Soccorso, che lavora in condizioni difficili, specialmente durante la pandemia di Covid-19», ha detto.
La trasmissione televisiva ha sollevato preoccupazioni riguardo al contenimento dei pazienti e alla mancanza di assistenza per un paziente che aveva bisogno di urinare. Tuttavia, Tomasco ha chiarito che i pazienti vengono contenuti solo per il tempo strettamente necessario, con l'assenso dei parenti e annotazioni in cartella clinica, al fine di evitare rischi per la sicurezza.
«Il Pronto soccorso del Ruggi gestisce un notevole numero di pazienti, alcuni dei quali presentano una gravità di accesso differente. Questo è gestito da personale di triage altamente professionale, ma tale sfumatura non è stata adeguatamente considerata nella trasmissione. Come sindacato, sottolineiamo l'importanza del Pronto soccorso del Ruggi di Salerno per l'intera regione, con un notevole afflusso di pazienti anche da altre province. L'overcrowding rimane una sfida, ma poco è stato fatto per affrontare questa problematica. Il sistema 118, che gestisce il trasporto dei pazienti al Pronto soccorso, è in crisi a causa della mancanza di personale qualificato. Sollecitiamo da tempo le autorità regionali a intervenire per risolvere questa situazione», ha continuato Tomasco.
Il Nursind di Salerno ha chiesto un tavolo di confronto che coinvolga tutte le parti interessate, inclusi politici, management aziendali, associazioni sindacali mediche e di comparto, associazioni di volontariato e stakeholder. «Bisogna trovare una soluzione condivisa per garantire un accesso dignitoso alle cure sanitarie per tutti i cittadini. Chiediamo al ministro della Salute, Orazio Schillaci, di acquisire le immagini trasmesse in televisione per una contestualizzazione accurata e sollecitiamo l'identificazione del responsabile che ha portato gli operatori televisivi all'interno del Pronto soccorso, violando la privacy dei pazienti e l'onorabilità dei lavoratori», ha concluso Tomasco.
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