Tu sei qui: PoliticaCovid in Campania, De Luca nel mirino dell'opposizione: «Il lockdown è la prova che ha fallito»
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 23 ottobre 2020 16:55:29
Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha chiesto al Governo nazionale il lockdown totale. Oggi, infatti, ci sono più di 2mila positivi in Campania, ha annunciato nella diretta Facebook del venerdì, anticipando il bollettino.
«In Campania la situazione è drammaticamente fuori controllo e le ultime scomposte esternazioni del Presidente della Regione confermano l'incapacità di affrontare la situazione da un punto di vista concreto e non solo mediatico. È evidente che la Regione da sola e in queste condizioni non può gestire una fase tanto delicata». Sono le parole, affidate ai social, di Stefano Caldoro, capo dell'opposizione in consiglio regionale.
«Mancano strumenti e capacità: - continua - il Governo deve affiancare la Campania con poteri straordinari, se non sostitutivi. E deve farlo ora. Sono preoccupato per la tenuta della Campania. La politica non può abdicare le proprie responsabilità e limitarsi a minacciare il lockdown, buttando la colpa sui cittadini e distruggendo il tessuto produttivo. La politica non può chiudersi nei palazzi. Deve ascoltare le richieste delle famiglie, di chi produce e di chi lavora. Al dramma sanitario si aggiunge il dramma economico. Ed il rischio sarà quello di forti tensioni sociali e di irreversibili crisi. Gli unici ad approfittarne saranno le organizzazioni criminali, che già oggi non rispettano alcuna regola. Rischiamo un'esplosione del mercato nero, controllato sappiamo bene da chi. Bisogna lavorare per proteggere tutti e rassicurare la cittadinanza con buone prassi sanitarie. Abbiamo fatto molte proposte e continueremo a farle».
«Bisogna prevenire e curare utilizzando anche le enormi potenzialità della sanità di territorio. Aumentando posti letto e personale. Ora e senza chiacchiere. Lo show è finito. Resta la realtà», conclude.
Al pensiero di Caldoro si è aggiunto anche il senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, commissario regionale di FdI in Campania: «L'annuncio della chiusura totale della Campania è il personale fallimento di De Luca. Scontato che si arrivasse a questo perché per 8 mesi non è stato capace di mettere in campo qualcosa, soltanto propaganda per la sua campagna elettorale. Nessuna capacità organizzativa: pochi tamponi i cui esiti si ricevono dopo settimane, nessun aumento dei posti letto e delle terapie intensive negli ospedali, gli ospedali Covid privi finanche dei collaudi, zero capacità di tracciare i contagi. Nella prima ondata è stato il bravo medico del malato immaginario ed ha truffato gli elettori campani. Questa nuova chiusura che distruggerà la nostra economia è soltanto colpa del governatore e della sua inerzia. È irresponsabile, peraltro, annunciarlo nel suo delirio del venerdì, perché ora tutti si riverseranno nei supermercati a fare scorte favorendo la diffusione del contagio. De Luca: un fallimento completo. Per i Campani la sua gestione è stata più letale del virus».
«"Capace" non è quel Presidente di Regione che va in diretta su FB e sbraita e vuol richiudere tutto, ma colui che nei mesi a disposizione dalla fine della fase acuta della pandemia ha lavorato e attrezzato le difese necessarie a evitare di dover sbraitare e chiudere nuovamente tutto. Ogni riferimento a De Luca è puramente voluto». Queste le parole di Giuliano Granato, candidato alla presidenza della Regione Campania per Potere al Popolo - La Campania è il futuro.
«Sono contrario al lockdown perché sarà un colpo mortale per l'economia della Campania. - dichiara il deputato salernitano Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia - Questa decisione serve soltanto a mascherare il fallimento del Governo Pd-M5S, sostenuto anche dal governatore De Luca, e ovviamente della stessa Regione Campania, sebbene in parte minore. Il Covid-19 ha una scarsa letalità: più del 90 % dei contagiati, infatti, sono asintomatici e tra i sintomatici pochi sono fortunatamente gravi. In questi mesi, dunque, bisognava concentrare gli sforzi per tutelare le fasce deboli, anziani e malati in primis, ed assumere medici e infermieri aprendo anche nuovi reparti Covid negli ospedali per aumentare i posti letto. Bisognava potenziare i trasporti per prevenire la principale fonte di affollamento. Quindi, per prevenire la seconda ondata della pandemia e rallentare il virus non è stato fatto nulla. E oggi si decide di chiudere la Campania, ma senza fare nulla, ancora una volta, per le fasce di popolazione più a rischio. La mia non vuole essere una polemica pretestuosa nei confronti del governatore De Luca che, comunque, ha ricevuto un ampio mandato dai cittadini campani. Ma è evidente che così come non è stato merito suo la scarsa diffusione del virus a marzo, oggi non è soltanto colpa sua la situazione drammatica in cui si trova la nostra regione. È innanzitutto responsabilità del governo della Nazione, peraltro in mano principalmente al Pd, che non ha aiutato affatto la Campania con risorse straordinarie per la sanità, per trasporti e per la prevenzione a tutela soprattutto delle fasce deboli. Adesso, però, non si può far fallire la regione per bloccare un virus il cui contenimento oramai è fallito, ci vuole subito un Piano B: cioè concentrarsi per la tutela delle fasce deboli».
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