Tu sei qui: AttualitàGiffoni Film Festival, Gubitosi chiede a Sangiuliano di «restituire fondi tagliati». Iannone e Vietri (FdI): «È stato l’evento più finanziato»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 29 luglio 2024 17:37:07
In occasione della conferenza stampa di chiusura della cinquantaquattresima edizione del Giffoni Film Festival, svoltasi il 28 luglio, il fondatore della kermesse, Claudio Gubitosi, ha lanciato dure critiche al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, accusandolo di aver ridotto drasticamente i fondi destinati al festival.
"Il mio bilancio è estremamente positivo. Questo mi rende felice. Adesso il festival è terminato e ho il dovere di ricordarvi che è stato realizzato grazie ad un primo, importante finanziamento della Regione Campania che il presidente Vincenzo De Luca, a maggio, è riuscito a recuperare tra i fondi propri. In queste intense giornate ho mantenuto una totale tranquillità interiore, ma adesso ho il dovere di comunicarvi l'azione messa in campo dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, esclusivamente contro Giffoni", ha dichiarato Gubitosi.
Gubitosi ha spiegato che il Ministero della Cultura ha imposto un tetto massimo di 400mila euro di contributo erogabile, una cifra significativamente inferiore rispetto al milione di euro annuo che il festival riceveva nelle ultime cinque edizioni. Una decisione che ha definito "punisci-Giffoni" e legata al suo sostegno al governatore campano riguardo al mancato trasferimento dei Fondi di Sviluppo e Coesione: "Ecco, secondo alcuni, io sarei dovuto restare in silenzio piuttosto che mettere in luce, come ho fatto, le difficoltà ed i problemi che anche Giffoni poteva avere in seguito al mancato riparto delle risorse, rischiando, come è successo per tantissime altre attività, di chiudere. È mai possibile che io, dopo 54 anni di onorata carriera, avrei dovuto accettare che per un anno Giffoni poteva anche non svolgersi? Avrei dovuto perciò tacere? Impossibile. Andrò a Roma nei prossimi giorni davanti quella che considero casa mia, il Ministero della Cultura. Chiederò di essere ricevuto dal Ministro Gennaro Sangiuliano che non riesco ad incontrare ormai da mesi. Il bando per la concessione di contributi ai festival e alle rassegne cinematografiche è di fatto un bando punisci-Giffoni. Chiediamo che ci venga confermato lo stanziamento dello scorso anno. Ce lo devono per tutto quello che Giffoni da oltre mezzo secolo ha fatto e fa per la cultura in Italia, per il benessere dei nostri ragazzi, per la crescita delle nuove generazioni".
Tuttavia, queste critiche non sono state accolte positivamente da alcuni esponenti di Fratelli d'Italia. Il Senatore Antonio Iannone ha replicato alle affermazioni di Gubitosi, dichiarando: "Mi dispiace che il Direttore Gubitosi metta in piedi una polemica inesistente quando il dato storico del Governo Meloni dice che il Giffoni Film Festival è secondo per finanziamenti solo alla Mostra del Cinema di Venezia. L'amico Claudio sa bene come stanno le cose; capisco il suo attaccamento ad un evento che certamente è stato capace di rendere una vetrina internazionale, ma non si può avere un atteggiamento da Dracula alla Presidenza dell'Avis. Bisogna essere onesti intellettualmente e non si può attaccare il Ministro Sangiuliano dicendo che manca un dialogo e ci sia una precisa volontà di definanziare il Giffoni".
Anche il deputato Imma Vietri ha criticato Gubitosi, definendo le sue accuse politicamente strumentali e infondate. "Al Festival di Giffoni sono state erogate somme che sono arrivate fino a 950mila euro per l'edizione del 2023 su uno stanziamento complessivo di 7 milioni di euro: un investimento notevole, secondo solo a quello previsto per la Mostra del Cinema di Venezia. Questo stanziamento generale è rimasto invariato nel 2024. Al GFF, quindi, nel 2023 è andato il 13.57 per cento dell'intero ammontare delle risorse destinate a tutti i festival, rassegne e premi cinematografici italiani", ha dichiarato.
"Il Mic, inoltre, accogliendo la proposta di molti altri promotori ha pensato di mettere nel bando annuale un tetto di 400mila euro per giungere a una ripartizione più equa e aprire a un numero maggiore di soggetti beneficiari. C'è stata una correzione generale del bando e una razionalizzazione che non puntavano a penalizzare alcuno, ma solo a introdurre principi più equi. I numeri, quelli veri, smentiscono dunque sul nascere la polemica tutta politica inscenata dal direttore Gubitosi. Tra l'altro il Festival di quest'anno, leggendo il programma e vedendo le foto pubblicate sui social, si è trasformato di fatto in una passerella elettorale per i leader dei partiti di opposizione come Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni. E ieri anche per un solo deputato, guarda caso sempre di opposizione, che è anche figlio del governatore della Campania, al quale Gubitosi è noto essere politicamente assai vicino. Peccato - sottolinea Vietri - che il direttore del Festival non abbia avuto il garbo istituzionale di estendere l'invito a noi parlamentari di maggioranza del territorio, ai quali però ora chiede di promuovere un emendamento alla prossima legge di bilancio per un finanziamento fisso da stanziare per il Festival. Al di là di tutto, comunque, il sostegno da parte del Governo Meloni e in particolare del Ministro Sangiuliano non verrà mai meno. Il Festival però è del cinema, è della cultura, è dei ragazzi ed a tutti loro bisogna consegnare non polemiche ma strumenti per accompagnarli nel loro percorso di vita", ha chiosato Vietri.
Nonostante le polemiche, sia Iannone che Vietri hanno ribadito che il sostegno del Governo Meloni e del Ministro Sangiuliano al Giffoni Film Festival non verrà mai meno, esortando Gubitosi a evitare strumentalizzazioni politiche e a mantenere il focus sull'importanza culturale e sociale del festival.
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