Tu sei qui: CronacaIl nuovo decreto legge annulla la “zona gialla”, Draghi: «Vi chiedo pazienza. Misura necessaria per l’impennata dei contagi»
Inserito da (Maria Abate), sabato 13 marzo 2021 15:56:08
«Qualche giorno fa ho ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza. Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull'istruzione dei figli, sull'economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti. Ma, a queste misure, si accompagna l'azione di governo a sostegno di famiglie e imprese e l'accelerazione della campagna vaccinale, che sola dà speranza di uscita dalla pandemia», ha detto il premier Mario Draghi, in occasione della visita - ieri - al centro vaccinale di Fiumicino.
Infatti, di fronte all'impennata dei contagi e al rischio di saturazione degli ospedali, il Governo ha deciso che sarà una Pasqua blindata per l'Italia, varando un decreto legge le cui misure dureranno da lunedì, 15 marzo, al 6 aprile.
«A più di un anno dall'inizio dell'emergenza - ha spiegato - purtroppo c'è una nuova ondata di contagi: nell'ultima settimana più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone, della terapia intensiva di seicento unità. Questi numeri impongono massima cautela per limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie».
Con le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza, intanto, passano in area rossa Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise. Tutte le altre Regioni saranno arancioni per gli effetti del decreto, che annulla il giallo per tutta la sua durata. La Sardegna resta in area bianca.
Tutta Italia in zona rossa il 3, 4 e 5 aprile - comprese Pasqua e Pasquetta -, mentre dal 15 marzo fino al 2 aprile e di nuovo il 6 tutte le (poche) regioni gialle passeranno automaticamente in arancione.
Poche le deroghe alle restrizioni - tra cui una visita al giorno ai parenti - che metteranno di nuovo alla prova le attività economiche; tanto che Regioni e Comuni, pur non discutendo il decreto, chiedono ristori immediati per evitare pesanti conseguenze sociali. Per ora sono previsti 32 miliardi per i ristori, ma Draghi avrebbe intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio.
«Le misure previste nel decreto legge Sostegni sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente - ha sottolineato il premier -. Tra i provvedimenti più significativi, c'è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i "nuovi poveri", coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas. Agli autonomi e alle partite Iva che hanno patito perdite di fatturato riconosceremo contributi in forma più semplice e immediata, senza criteri settoriali».
Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell'ordine. Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.
Quanto ai vaccini, il premier Mario Draghi, alla platea dell'hub vaccinale dell'aeroporto di Fiumicino, ha annunciato: «Di oggi è la conclusione del primo contratto tra un'azienda italiana e un'azienda titolare di un brevetto. Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia».
Fonti di governo hanno rivelato che la multinazionale Patheon Thermo Fisher, che ha uno stabilimento a Frosinone, ha firmato una lettera di intenti per la produzione di massa di un vaccino nel nostro Paese. Anche la Novartis, precedentemente, si era detta pronta alla produzione nello stabilimento di Torre Annunziata.
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