Tu sei qui: CronacaL'App anti-Covid tra tutela della privacy ed effettiva utilità, task force al lavoro
Inserito da (Maria Abate), giovedì 16 aprile 2020 14:17:56
Sulla scia dei paesi asiatici, e dopo il sì della Commissione Ue, anche l'Italia ha pensato di adottare un'app anti-Covid per il tracciamento degli spostamenti. In pole position c'è quella creata da Bending Spoons e Centro medico Santagostino, ma la comunicazione su quale app sarà scelta dal Governo dovrebbe arrivare soltanto a fine settimana e verrà data dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La questione, trattata da una task force di esperti, è spinosa perché solleva due problemi fondamentali, quello della privacy e quello della sicurezza.
Il Comitato europeo per la protezione dei dati ha spiegato che la "promulgazione di leggi nazionali, che promuovano l'uso volontario della app senza conseguenze negative per gli individui che non la utilizzano, potrebbe essere una base legale per l'uso delle app". Il problema della privacy, dunque, si risolverebbe dando la possibilità agli italiani di decidere se scaricare o non scaricare l'app in questione. Va da sé che, per avere efficacia, l'app dovrà raggiungere almeno il 60 per cento dei cittadini. Inoltre, non tutte le sim card dei cellulari sono intestate al reale proprietario, e questo potrebbe voler dire la diffusione di false informazioni.
Nel frattempo, Google e Apple e hanno proposto un sistema di tracciamento del contagio attraverso bluetooth, ma solo contact tracing, e quindi con la tutela dell'anonimato e la volontarietà degli utenti. La notifica di un eventuale contagio sarà esclusivamente ad appannaggio dell'autorità sanitaria del paese che vorrà adottare il sistema.
Ma, avverte il professor Stefano Zanero, informatico e docente al Politecnico di Milano, è sbagliato pensare che sia una app "salvifica". La app, spiega a Il Foglio, serve per "scongiurare una seconda ondata di contagi, per evitare di saturare di nuovo le terapie intensive, cioè a non farci ricominciare daccapo". Ma i dubbi sono tanti. Ad esempio, si chiede il prof, "Se ti arriva l'alert per comunicarti che sei stato vicino a un positivo, come ti devi comportare?".
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